Holding Trevor

16 settembre 2013

Gay uzbeko aggredito e stuprato con una bottiglia da studenti della sua stessa comunità

Nuove vittime ogni giorno, nella Russia di Putin. 
Un ragazzo uzbeko è stato aggredito, picchiato e stuprato con una bottiglia da studenti della sua stessa comunità. 
''Lo abbiamo fatto per proteggere la dignità degli uzbeki, viviamo e lavoriamo in Russia, siamo in contatto con persone di nazionalità diverse che altrimenti non ci rispetterebbero'', ha spiegato uno degli aggressori contattato da Radio Europa libera.
La vittima, secondo il resoconto, e' stata prima di tutto fermata da un gruppo di vigilantes anti-gay russi che gli aveva dato un appuntamento su un social network e poi lo ha consegnato alla comunità uzbeka della città.
''I russi lo hanno preso e ci hanno chiamato per dirci che avevano in mano un uzbeko gay. Noi allora lo abbiamo interrogato e ha confessato tutto. Eravamo sei o sette. I russi ci hanno detto che è un pedofilo, cosa che ha negato, ma ha confessato di essere gay'', ha aggiunto il presunto aggressore.
Lo scorso giugno e' stata estesa a tutto il paese una legge contro la propaganda gay. Alcuni deputati hanno in seguito presentato alla Duma un disegno di legge che sottrae paternità o maternità ai genitori gay.

23 gennaio 2013

Obama nel suo secondo giuramento: ''Stessi diritti per fratelli e sorelle gay''



"Il nostro viaggio non sarà finito fino a che i nostri fratelli e sorelle gay non saranno trattati come tutti gli altri dalla legge. 
Perché se siamo davvero creati uguali allora, di sicuro, anche l'amore che noi promettiamo l'uno all'altro deve essere uguale"


20 gennaio 2013

Una testimonianza toccante sui matrimoni gay

Matthew, foto del The Providence Journal

In questa settimana, Matthew, 12 anni, ha testimoniato davanti alla corte della House Judiciary Committee, descrivendo come è cresciuto con genitori dello stesso sesso.

"Se veniste in casa nostra, sentireste l'affetto che proviamo l'uno per l'altro. Noi ridiamo un sacco, parliamo molto dei nostri sentimenti, ci confrontiamo, e siamo reali. 
Avere genitori gay ha cambiato la mia vita in meglio. Sono più consapevole, comprendo meglio le differenze nel mondo, e sono molto più aperto, più disposto ad accettare. 
Che i miei genitori possano avere un matrimonio gay non cambierà la nostra vita, ma cambierà il modo con cui il nostro Stato e l'altra gente vede la nostra famiglia - normale, proprio come ogni altra."

Come interrompere una protesta anti-gay con un bacio!

notare lo shock delle presenti
Marsiglia, Francia. Il bacio lesbo di queste due giovani e belle ragazze interrompe la manifestazione contro l'omosessualità. Facce ed espressioni impagabili quelle delle signore per bene presenti.

19 gennaio 2013

"Chi è gay dovrebbe farsi curare"
E l'ora di religione si tinge di nero

"Si può verificare qualcosa della cultura gender? brevità dei legami omosex, si sdogana la pedofilia (...), ci si apre alla poligamia, far-west per la fecondazione artificiale.
Non si nasce gay, ma lo si diventa facendo una scelta precisa, pertanto chi si trova in queste condizioni, dovrebbe farsi curare."
  

Questa la risposta del professore di religione agli alunni che al liceo Foscarini di Venezia chiedevano gli venisse spiegato uno dei temi di attualità di queste settimane: l'omosessualità.

Questione discussa dagli attori della campagna elettorale, dai giornali che riportano sentenze della cassazione, diritti negati, istigazioni al suicidio, storie che colpiscono l'immaginario e la sensibilità degli studenti, che vogliono approfondire e comprendere.

Lasciamo a voi giudicare la risposta del docente a questo desiderio d'informazione.
"Parole offensive, che possono essere molto pericolose poiché dette a ragazzi nel pieno sviluppo della propria sessualità, che potrebbero quindi sentirsi discriminati", come afferma Alessandro Zan, o "ragionevoli osservazioni" ?
A voi il commento.

13 gennaio 2013

Bacia il tuo vicino


Protesta in Croazia contro affermazioni omofobe della Chiesa



I gay stanno distruggendo la Croazia, stanno distruggendo il genere umano. Sono demoni, innaturali e contro-natura.
Queste alcune delle affermazioni da parte di esponenti della Chiesa cattolica croata che hanno fatto scendere in piazza centinaia di persone nella capitale, Zagabria.Le esternazioni di sdegno dei prelati nascono dalla notizia della volontà dell'esecutivo di introdurre l'educazione sessuale nelle scuole, che inevitabilmente non può ridursi alla sola contemplazione dell'eterosessualità. Il provvedimento del governo di centro-sinistra è stato definito “anti-croato e anti-cattolico”.
Con lo slogan “Bacia il tuo vicino” ed un bacio simbolico davanti alla cattedrale di Zagabria i manifestanti dicono no a questa ingerenza e contrastano le parole sprezzanti e gli attacchi omofobi.

12 gennaio 2013

Adozioni gay, mille posizioni e poche vere riflessioni




Mentre in Francia Hollande propone di introdurre le nozze gay con diritto all'adozione, nel nostro Bel Paese viene dalla Cei messo in discussione che un bambino possa continuare ad avere una continuità affettiva con una madre omosessuale, come afferma l'onorevole Paola Concia (PD) ai microfoni di Tgcom24.

La questione nasce da un sentenza della Corte di Cassazione che ha respinto ieri il ricorso di un padre che contestava l'affidamento del figlio, sostenendo che avrebbe avuto uno sviluppo squilibrato dalla convivenza dalla madre con un'altra donna. Il bambino aveva assistito a episodi di violenza, nonostante questo al padre non è mai stata negata la possibilità di partecipare alla vita del figlio, ma non ha mai accettato di seguire un corso di educazione alla genitorialità come richiesto dagli assistenti sociali.

La Corte afferma allora che alle base delle lamentele "non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza" ma bensì che quanto sostenuto, ovvero che un minore non può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omosessuale, è un "mero pregiudizio". Si conferma quindi l'affidamento esclusivo del figlio minorenne alla madre con incarico ai servizi sociali di regolamentare gli incontri del minore con il padre, da tenersi "con cadenza almeno quindicinale".

Secondo Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, la sentenza rappresenta "un precedente molto pericoloso" ed i giudici della Core di Cassazione avrebbero "anche violato la Costituzione".

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega Nord), si dice contrario alla possibilità di adozione: "si a tutti quelli che sono i diritti per i gay", esclama, "certo è che pensare alla possibilità dell'adozione, proprio no".

"No ad adozione bambini per le coppie omosessuali. Sì a parità di diritti-doveri per le unioni stabili senza distinzioni tra eterosessuali e omosessuali", scrive invece su Twitter Gianfranco Fini, FLI, mentre esce la notizia che correrà nella lista Monti alle prossime elezioni anche Alessio De Giorgi, proprietario di Gay.it e titolare del famoso "Mama Mia" di Torre del Lago, dove ogni estate si eleggono mister gay e miss drag queen.
Possiamo allora chiudere questo breve resoconto tornado alla Francia, è infatti al consolato francese di via Giulia, a Roma, che con una cerimonica decisamente vistosa si è sposato nel 2002 lo stesso De Giorgi, nel primo matrimonio tra persone dello stesso sesso, unione allora regolamentata nei Pacs.

Le posizioni sono molte e diversissime, a tal punto da rendere molto complicato determinare l'opinione maggioritaria. Si ha spesso la percezione che dietro certe esclamazioni non ci sia una vera e profonda riflessione.
E tu ? Cosa ne pensi ?

Lasciateci un commento e fateci capire perché, secondo voi, sarebbe giusto o sbagliato dare la possibilità anche a famiglie dello stesso sesso, o monogenitoriali, di adottare un figlio, seguendo tutte le procedure di accertamento disposte dalla legge. 



6 novembre 2012

In Finlandia ho due genitori..
ma in Italia uno solo.



Emmi Pihlajaniemi, a sinistra, e Elisa Bestetti, a destra.
In Italia con le loro figlie: Irma e Kirsi.
Entrambe sono riconosciute genitori delle bambine in Finlandia, ma non in Italia.

Quando la scorsa estate a casa dei nonni Kirsi Bestetti, di un anno, ha inciampato e si tagliata il labbro, la madre, Elisa Bestetti, è corsa al pronto soccorso, con un comprensibile panico per il sanguinamento.
Una volta lì si è aggiunta una ulteriore preoccupazione: che il personale dell'ospedale le riconoscesse tutti i diritti in quanto madre di Kirsi.
La signora Bestetti è italiana, ma Kirsi è finlandese, come la sua mamma naturale, Emmi Pihlajaniemi. Le due donne si sono sposate a tutti gli effetti,  aldilà del nome, in Finlandia e da cinque anni convivono; ciascuna ha dato alla luce una figlia che è stata legalmente adottata in Finlandia dalla partner.
Ma l'Italia non consente ad un bambino di avere due madri. Coppie dello stesso sesso in Italia non si possono sposare, sono così impossibilitati a registrare lo status familiare, ad adottare un bambino o beneficiare della riproduzione assistita. All'interno dell'Unione europea, le questioni del diritto di famiglia rimangono un dominio nazionale gelosamente custodito dei 27 singoli Paesi, ognuno con la propria storia, cultura e tradizione giuridica.
Sul continente intrecciato, che si vanta delle sue frontiere aperte e di un mercato unico - e di essere pioniere nel vietare la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, anche eleggendo politici apertamente gay in posizioni direttive - le differenze risultanti da uno studio comparatistico sono più che rilevanti. Sempre più spesso stanno venendo alla luce difficoltà di ordine pratico in tutti i tipi di settori, come le tasse e i diritti dei genitori, non appena le persone si spostano per lavoro, per amore o semplicemente per vacanza.
"E' un po' come fare una torta e poi non volere che nessuno la mangi", ha detto Michael Cashman, un sostenitore dei diritti dei gay e membro di lunga data del Parlamento europeo. "Se si crede nella libertà di movimento - 'Europa senza frontiere" - queste sono tematiche che dobbiamo affrontare: le disuguaglianze che la gente subisce solo a causa del parere di qualcuno."
Nel caso Kirsi, l'ospedale ha curato la bambina, la ferita al labbro non era grave. Un anno dopo non c'era più nemmeno una cicatrice. Ma le preoccupazioni sullo status giuridico della famiglia quando si avventurano al di fuori della Finlandia rimangono.
"Io non so se viaggare da sola con Kirsi," ha detto la signora Bestetti, che ha raccontato la storia  mentre Kirsi si agitava in braccio alla madre, in un luogo campestre, ombreggiato dal granaio nella fattoria della famiglia Bestetti, alle porte di Bologna, Italia . "Lo Stato finlandese riconosce che io sono un suo genitore, ma qui io non sono niente."
Gli oppositori del matrimonio gay sostengono che qualsiasi tentativo di Bruxelles di imporre ai Paesi membri di riconoscere certificati di matrimonio rilasciati in un altro Stato membro a persone dello stesso sesso, in realtà li obblighino a introdurre il matrimonio gay, volenti o nolenti. "La regola del reciproco riconoscimento degli atti di stato civile si tradurrà in una situazione in cui le scelte politiche e sociali di alcuni Stati membri sarebbe imposte su tutti gli altri," afferma CARE per l'Europa, un gruppo di pressione cristiana.
Quindi, per ora, le coppie  e le famiglie gay stanno combattendo le loro battaglie - spesso a spese considerevoli.

In Italia, un gruppo parlamentare di centro-sinistra, il Partito Democratico, è finito allo sbando questo mese, quando l'Onorevole Rosy Bindi ha rifiutato di permettere una votazione su una proposta a favore del matrimonio omosessuale, che lei chiamava incostituzionale. La scorsa settimana, Pier Ferdinando Casini, alla testa di un partito cattolico di centro, ha definito il matrimonio gay "un'idea profondamente incivile -. Una violenza della natura contro la natura".
Data la mancanza di certezza del diritto, la signora Bestetti ha detto che preferiva vivere ad Helsinki, dove la vita con Kirsi e il suo sorella Irma, è più normale. Ma lei e la signora Pihlajaniemi visitano comunque la piccola fattoria a Castel Maggiore, un paio di volte l'anno, per vedere la famiglia e gli amici. Sono in attesa del loro terzo figlio, questa volta un bimbo, e sono alla ricerca di un nome che funzioni sia in finlandese che italiano.
Oggi si preoccupano di come spiegheranno ai loro figli di avere due genitori in un Paese e un solo genitore in un altro, o perché alcuni dei parenti più anziani, in Italia, fanno ancora   riferimento alla signora Pihlajaniemi, come "la zia".
"Non so esattamente che cosa pensino e pensarenno", ha detto la signora Pihlajaniemi. "Per i bambini, è davvero una situazione assurda."
Fonte: International Herald Tribune